Buon Salve ragazzi " iara matina sta matina chi matina" come si dice a Cosenza! Infatti oggi vi porto nella bellissima Città dei Bruzi circondata da colli nel bel mezzo tra la Sila e Il Mar Tirreno. Una Città in continua crescita e con grandi cambiamenti,che sta diventando piano piano,un palcoscenico meraviglioso per noi bboys. Ad amare la sua città e a organizzare tantissimi eventi troviamo Francesco Barbato in arte Bboy Rino detto anche "Cicciu u Laureato". Grande orgoglio per i Dreush avere un Laureato in Familgia! Ricordo che con molta umiltà , mi chiese di poter partecipare alle mie lezioni e di essere seguito per poter migliorare se stesso e il suo breaking. Da quel giorno non si è mai fermato, riuscendo a realizzare tutto ciò che si era programmato ,portando il nome della crew sempre più in alto e mantenendo sempre la scena attiva! Potrei raccontarvi mille fatti ma .... meglio se ve li racconta lui di fronte una bella birretta ! Vi Presento Cicciu u Laureato
Ciao!
Sono Francesco Barbato, in arte Bboy Rino, e ringrazio fin da subito il mio maestro Telemare e la Flava per avermi dato l’opportunità di raccontare la mia storia qui sul blog. Colgo l’occasione inoltre per fare i miei sinceri complimenti riguardo questa iniziativa.
Vorrei iniziare direttamente dal 2007 (duemilasette! Già tutto questo tempo?), anno in cui mi avvicinai al mondo reale del breaking.. ma non lo farò!
Inizio da prima, dal Giurassico, anno imprecisato in cui un bambino (io) vide un passo di breaking in TV durante una pubblicità, se non sbaglio della Geox.. Rimasi affascinato dai “movimenti a testa sotto” che vidi, ma la cosa rimase lì, perché i miei non volevano iscrivermi al corso di Breaking. Perché no? non conoscevano nessuno a Cosenza che avesse un corso o ballasse e tra l’altro i miei la reputavano un’attività pericolosa. Pianti e anni dopo, questa volta nel 2002, sempre in TV su Mtv ascoltai “Lose Yourself” di Eminem e addio: come per molti della mia generazione (sono del ‘91) anche per me quella fu la scintilla che mi ha fatto appassionare alla cultura Hip Hop. Felpa nera con il cappuccio, maglia di Eminem e cuffie nelle orecchie, pronto a…farmi maltrattare dai ragazzi di Cosenza che mi vedevano in giro. Fricchettone, era quello il termine che davano a chi come me ascoltava Hip Hop o facesse skate. Ho fatto anche un po’ skate, lo ho ancora in soffitta, il massimo che ho imparato è stato il pop shove it.
Vestivo largo senza sapere nemmeno dove acquistare l’abbigliamento hip hop; poco m’importava, ho iniziato a documentarmi sull’Hip Hop e più arrivavano informazioni più quel mondo mi affascinava: i beat ritmati e il rap con le rime, i colori sgargianti dei graffiti, il dj superfigo con quei piatti, e sti beneamati ballerini di breaking che iniziavo a vedere nei video musicali. Traducevo i testi di Eminem e cercavo qualsiasi informazione che riguardasse l’Hip Hop, fin quando finalmente mi si presenta un’occasione: il primo anno di superiori ho scoperto che un compagno di classe insieme ai suoi due cugini ballavano! Gli chiesi subito di insegnarmi dei passi e così fecero, sotto nel portone di casa mia o dove capitava. Era fatta, ero grande nessuno poteva impedirmi di imparare, così toprock, sixstep e freeze entrarono a far parte del mio vocabolario. 2005, alcuni video iniziano ad essere online, BC One con Lilou e via a bruciarmi gli occhi davanti il PC e a rivedere le sfide non capendo come caspita facessero a volare quei tipi. Meglio ancora, un anno dopo un ragazzo apre un piccolo corso in una scuola di danza vicino casa, e lì ho seguito qualche mese di breaking. Iniziavo a stare un minimo testa sotto ed ero contentissimo di fare cose che la gente aveva paura di fare.
È arrivata la prima svolta quanto ho conosciuto Ivan (in arte…Ivan!) al parco Robinson di Cosenza. Ricordo che io stavo facendo capriole sui tappeti elastici, lui era giù e indispettito ha iniziato a stare in verticale per far vedere che anche lui sapeva fare qualcosa, così appena sceso io dai tappeti subito abbiamo iniziato a sfidarci e mi ha fatto rendere conto sia di quanto io fossi una pippa sia di quanto io sentissi il bisogno di avere qualcuno a fianco con cui allenarmi! Qualcuno con cui condividere idee, esperienze e conoscenze, così abbiamo iniziato ad allenarci insieme, diventammo amici e Zio Frank e Zia Patty (i genitori) mi hanno accolto in casa come se fossi un secondo figlio.
Arriviamo così al 2007, in estate, quando Ivan mi invita da lui al mare a Belmonte e lì conosciamo dei ragazzi del posto che ballavano. Ci dicono che c’è questo TAlemare, Telemare (non riuscivo a capire come si chiamasse) che organizza un contest, il Tirrenia Dreush. 2vs2, categoria “piccoli” primo giorno e categoria “grandi” secondo giorno. Un po’ riluttante a fare una gara, accetto di andare. “Ivanù ho trovato il nome da darci! Cheky Style (stile sfacciato)”…era scritto su un tubetto di gel per capelli. Arrivato il giorno della gara conosco questo Tale Tele, e a pelle mi stava già simpaticissimo. Aveva il braccio ingessato ma ballava lo stesso! Inizio ad assaporare il vero ambiente hip hop, vestiti larghi ovunque, gente che faceva questi cerchi e ballava, ragazzi che sono venuti a presentarsi e con cui ho legato subito, e il DJ che passava beat allucinanti (I DJ, perché erano due, per me allora sconosciuti: Nersone e Lugi). Io ed Ivan abbiamo partecipato il primo giorno alla categoria “piccoli” e siamo arrivati addirittura secondi, non ci potevo credere! Ma è il secondo giorno che è arrivato il bello, perchè durante il contest dei “grandi” esco letteralmente pazzo: essendo presenti Bboys da tutta la Calabria e da altre parti d’Italia, ho visto finalmente di persona le vere sfide, i primi Thomas e AirFlare! E soprattutto là conobbi, oltre Telemare, anche Alex, Andreush e Rahal, che insieme ad Elvis (conosciuto in un secondo momento) per me rappresentavano e rappresentano tutt’ora i “Dreush grandi”, i maestri. Vedevo questi ragazzi, questi amici, che si divertivano come i pazzi, e nello stesso tempo organizzavano attività che includevano i più piccoli. Questa cosa mi lascia tutt’ora un fascino mistico che non so spiegare.. come se fossero degli idoli, delle persone a cui portare rispetto, da imitare.
E rimasi affascinato tremendamente dalla Compà Dreush: una crew, una vera crew! Qua in Calabria! Centinaia di ragazzi, allievi di Tele e degli altri, che si allenavano e sfidavano. Per me era uno sballo: tutto quello che avevo sempre visto dell’Hip Hop (vestiti larghi, musica, condivisione, sfide, passi e bla bla bla) ma senza la parte “gangsta”, solo divertimento, fratellanza, aiuto per il prossimo e tra l’altro tutto qui, dietro casa. Ogni paese della costa Tirrenica fino ad Amantea aveva un gruppo di ragazzi uniti tra di loro.
Da lì, con Ivan abbiamo iniziato ad allenarci come i pazzi, per riprenderci la rivincita di quel secondo posto, che arriva nel 2008 dove vinciamo durante una gara sempre organizzata da Tele; ma importante in quella gara conosco Flap e Bisko, altre due “figure mistiche” che oltre ad Ivan e gli altri posso considerare come dei fratelli per quello che avremo condiviso dal 2008 in poi.
Mi avvicinavo e affiancavo sempre più spesso alla crew, partecipando da quel momento ai Raduni: li chiamavamo così. Non erano Streetshow, erano semplicemente delle giornate dove tutti i ragazzi di tutti i paesi della costa si radunavano per ballare in strada. 30-40 ragazzi, chi ballava da più chi da meno tempo, forte o no, tutti andavamo a divertirci. Treni su treni e pullman che portavano me ed Ivan in lungo e in largo per la costa. Telemare e Bisko salivano sempre più spesso a Cosenza, iniziavamo a frequentarci molto.
Nel 2009, dopo il primo viaggio fuori dalla Calabria per un evento di breaking (International Bboy Games a Fiuggi, anno in cui vedo per la prima volta bboys internazionali e tutta la scena Italiana) finalmente Telemare mi fa la vera proposta di entrare nella Compà Dreush, con tanto di maglia! Quel momento per me
è stato come entrare in una squadra, in un gruppo. Mi sentivo parte di una realtà. Abbiamo iniziato con Ivan a scendere alla scuola di danza di Leda Miceli di San Lucido, ogni martedì, per allenarci tutti insieme.
Da allora ho iniziato a partecipare agli spettacoli in giro per la provincia, poi per la regione o anche in giro per l’Italia, ritrovandomi a ballare nei posti più impensabili e assurdi nonché in paesi della Calabria di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza! E soprattutto avevo ed ho degli amici, o direi fratelli, con cui poter condividere tutto!
Ho fatto viaggi esagerati con la crew e più raramente anche da solo, con la scusa di partecipare ai contest o solo andare a vederli, girando per quasi tutte le regioni d’Italia avendo amici e conoscenti sparsi in tutto il paese, il che per me è qualcosa che ha dello straordinario!
Dopo un po’ di tempo ho iniziato ad insegnare anche io, scoprendo quindi anche il fascino dell’insegnamento ai ragazzi, dandomi 1) la possibilità di far conoscere anche ad altri questo mondo che reputo incredibile per la crescita personale, 2) che mi ha permesso economicamente di sostenere le mie spese di viaggi e altro per il breaking, 3) che mi ha spinto dopo anni a laurearmi in Scienze Motorie (la tesi di laurea su cosa poteva essere? Breaking! Titolo “La Breakdance: aspetti psicologici e psicobiologici”).
E poi ci sono estati di streetshow, infinite giornate di allenamenti per provare a superare i propri limiti, persone che hanno preso altre strade, persone con cui ho stretto più o meno legami forti. Grazie ad una delle “millemila” iniziative di Telemare, che ha proposto di acquistare la prima consolle per la crew, mi sono anche avvicinato al mondo del DJing, più per studio personale ma che mi ha portato e mi porta ogni tanto ad essere il DJ dei contest locali!
Poi le iniziative al fianco di Tele per promuovere il mio territorio, per far conoscere il breaking a chiunque, per far studiare i ragazzi o per far venire in Calabria i bboy delle altre regioni. Il culmine di queste iniziative è il Calabreaking, evento estivo di gare che ha un solo obiettivo: il divertimento più assoluto.
Recentemente, la mia passione per il videomaking mi sta dando l’opportunità di comunicare quello che è per me la danza e il breaking attraverso un altro mezzo di comunicazione che è appunto il video, oltre che darmi modo di promuovere maggiormente le attività mie e del gruppo. Da ciò nasce la Dreush Video Production insieme ad Ivan.
Essendo il breaking entrato nelle Olimpiadi, fra poco sono sicuro che l’immagine del Bboy sarà riconosciuta da chiunque in Italia, al pari di altri sport o tipi di danza, dando un probabile futuro ai ragazzi che hanno intenzione di far parte di questo mondo! Un traguardo impensabile per me che appena iniziato a ballare andavo in giro con le magliette di Eminem che mi arrivavano fino le ginocchia. Essendo inerente al mio percorso di studi, ho seguito nel centro di preparazione Olimpica di Formia il corso per tecnico federale di II livello, continuando a mettere il massimo dell’impegno in quello che faccio.
Sono partito dal Giurassico per arrivare a quel momento che mi ha cambiato la vita nel 2009, perché non ho altri modi per far capire quanto importante sia il breaking, la cultura hip hop e soprattutto la Compà Dreush per me. In realtà ne sono successe altre mille di cose, tra contest, eventi, viaggi anche all’estero, persone, iniziative Elvis ad Aosta ecce cc.. ho cercato di riassumere il più possibile nella speranza arrivasse chiaro l’impegno e la passione che ho per tutto questo.
A CHIUNQUE FOSSE ARRIVATO ALLA FINE DI QUESTO RACCONTO, OFFRO UN CAFFÈ O UNA BIRRA, non sto scherzando.
Grazie ancora al mio maestro Telemare, e non solo per l’articolo, ma per quello che condividiamo ogni giorno e soprattutto per l’infinito cuore che mette nelle cose che fa.
Grazie ancora alla Flava per questo spazio.
Ciao a tutti! Ci si vede in giro.